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Dopo tre stagioni nella massima serie a combattere con i top team per il Ramarro era giunta l'ora di cambiare pelle, altrimenti si finiva per stagnare nelle zone basse della classifica e questo alla dirigenza nero verde non andava per niente giù. Si rischiava di bloccare l'ampliamento stadio e strutture, per questo la società è guinta alla drastica decisione: vendere i migliori giocatori per fare cassa e reinvestire in strutture e stadio. Un processo durato due stagioni, nella stagione 8 quasi tutti i big hanno cambiato squadra: Rosic, Silvani, Kastelan, Ipri, Biagini, Arasinski e Silvani e con il ricavato sono state ampliate diverse strutture e ampliato diversi settori del Bottecchia. I soli Guerra, Scozzo, Lazzarini, Caimano e Tulensalo sono rimasti, affiancati dalle giovani promesse.

Come previsto nella scorsa stagione è arrivata la retrocessione ma i ragazzi sono andati oltre ogni aspettativa, solo nel girone di ritorno i Ramarri hanno mollato ma hanno dato del filo da torcere a tutti e nell'ultima giornata sono addirittura riusciti ad ottenere gli spareggi, evitando così la retrocessione diretta. Ormai esausti e privi delle ultime cessioni di Tulensalo (eroe dell'ultima partita), Lazzarini, Guerra e Scozzo, hanno ceduto di schianto nello spareggio con gli Asini Volanti retrocedendo in lega II.1.

In questa stagione la dirigenza non si aspetta grandi cose, la squadra è giovane, Urda, Caimano (fresco di convocazione in U20) e Bagin hanno il compito di far maturare le giovani promesse tra le quali spiccano Prevedello, Papp e il fresco nazionale Sarrià, il messicano dal futuro assicurato.

Non abbiate paura...il Ramarro tornerà!

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